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Freddo e sistema immunitario: Quali sono le cause e i sintomi del raffreddore?

Freddo e sistema immunitario: Quali sono le cause e i sintomi del raffreddore?

Il raffreddore viene spesso associato al freddo, a un cosiddetto “colpo d’aria”, ma in realtà è un’infezione virale e pertanto la sua insorgenza è legata alla presenza di un virus.

Il legame con il freddo tuttavia esiste: con l’abbassarsi delle temperature infatti diminuisce l’attività del nostro sistema immunitario e siamo maggiormente esposti all’azione dei virus.

Quali sono le cause del raffreddore?

Il raffreddore è una patologia virale a carico delle prime vie respiratorie, con particolare interessamento del naso e della gola, causato da oltre 200 differenti virus di cui i più comuni sono i rhinovirus, e che si trasmette attraverso il contatto con una persona raffreddata.

L’infezione viene trasmessa prevalentemente per via aerea; il virus si diffonde attraverso minuscole gocce di secreto nasale o saliva emesse attraverso tosse e starnutazione o banalmente parlando. Molti virus del raffreddore resistono fino a 18 ore fuori da un organismo, quindi un ambiente può restare infetto per lungo tempo; invece, in media, una persona raffreddata è più contagiosa nei primi tre giorni in cui sviluppa la sintomatologia.

Corrono un maggior rischio di contrarre il raffreddore:

  • bambini di età inferiore ai sei anni, soprattutto se frequentano asili nido e scuole dell’infanzia;
  • persone con un sistema immunitario fragile, per esempio per via di una malattia cronica o di un deficit del sistema immunitario anche lieve;
  • persone che fumano.

Quali sono i sintomi del raffreddore?

Di solito, i sintomi del raffreddore si manifestano dopo pochi giorni dal contagio.

Tra i più comuni, indichiamo:

  • ostruzione respiratoria nasale;
  • mal di gola;
  • starnutazione;
  • presenza di muco;
  • tosse;
  • voce rauca;
  • sensazione di malessere;
  • stanchezza.

In alcuni casi, ai sintomi si possono aggiungere…

  • febbre
  • mal di testa
  • dolori muscolari
  • riduzione o perdita dell’olfatto e del gusto.

Non sono rare le…

  • irritazioni a occhi e orecchie.

Questo quadro sintomatologico tende a essere più intenso nei primi due o tre giorni, per poi affievolirsi e risolversi completamente nell’arco di 7-10 giorni. La tosse può persistere per due o tre settimane.

Nei bambini sotto i cinque anni, i disturbi legati al raffreddore possono rimanere fino a 14 giorni.

Influenza e raffreddore hanno sintomi simili, tuttavia vi sono alcune differenze.

Innanzitutto sono causate da agenti virali differenti che possono causare in entrambi i casi sintomatologia nasale associata a mal di testa e febbre e nel caso dell’influenza anche sintomatologia diffusa come dolori muscolari ed astenia così intense da poter ostacolare le normali attività.

Le complicanze del raffreddore

Il raffreddore, di solito, si risolve da solo senza particolari strascichi.

A volte, però, l’infezione può diffondersi alle basse vie aeree, alle orecchie o ai seni paranasali e causare complicazioni, come:

  • sinusiti per sovrainfezione batterica con la caratteristica presenza di secrezioni giallo-verdi, di durata oltre 10 giorni e associate anche a dolori facciali;
  • otite media: particolarmente frequente nei bambini sotto i cinque anni, è un’infezione dell’orecchio medio i cui sintomi comprendono mal d’orecchio, febbre alta sopra 38 °C e riduzione dell’udito;
  • infezioni delle basse vie aeree come bronchiti o polmoniti con tosse persistente e mancanza di respiro.

Raffreddore: maggior rischio nei luoghi chiusi

Durante i mesi più freddi, è importante stare attenti alla qualità dell’aria che si respira. Spesso si trascorre molto tempo al chiuso, in ambienti condivisi con altre persone, e questo aumenta il rischio di contrarre malattie respiratorie.

L’aria fredda che entra dall’esterno, infatti, è meno dannosa per la salute delle vie respiratorie di quella viziata che si trova all’interno.

Adenovirus e Rhinovirus, che per riprodursi hanno bisogno di temperature inferiori a quella interna dell’organismo umano (tra i 36 e i 37 °C), si diffondono attraverso l’aria e possono resistere al di fuori del corpo umano fino a 18 ore.

I bruschi sbalzi di temperatura, le escursioni termiche e i primi freddi sono una delle cause principali di tosse e raffreddore, perchè possono bloccare il movimento delle ciglia che rivestono le cellule dei bronchi e dei polmoni, utili a scacciare virus e batteri. Per questo è importante giocare d’anticipo nei primissimi mesi autunnali, prima che arrivi il grande freddo, e adottare adeguate strategie di prevenzione per difenderci dai malanni di stagione. Alla base di tutto occorre rinforzare le nostre difese, attraverso alcune buone abitudini, sana alimentazione e rimedi naturali che svolgono un’azione importante nel rafforzare il sistema immunitario. Il compito del sistema immunitario dell’uomo è rendere l’organismo inattaccabile dalle infezioni prodotte da virus, batteri, parassiti, funghi e dai danni causati dai loro veleni (le tossine).

STIMOLARE E POTENZIARE LE DIFESE IMMUNITARIE.

Secondo il parere unanime della comunità medico-scientifica, il modo migliore per rafforzare le difese immunitarie è adottare uno stile di vita sano.

Del resto, è un dato di fatto che, con l’adozione di uno stile di vita sano, qualsiasi organo, apparato e sistema del corpo umano – compreso il sistema immunitario – funziona meglio e in modo più efficace.

Il rafforzamento delle difese immunitarie attraverso comportamenti di vita sana si fonda su alcuni capisaldi, che sono:

• Dieta appropriata. La consuetudine di consumare frutta, verdura, cereali integrali e yogurt, associata magari all’assunzione di prebiotici e probiotici (fermenti lattivi vivi), e la buona abitudine di limitare l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi, sono alla base di un regime alimentare corretto nonché atto a rinvigorire il sistema immunitario.

In ottica rinforzo delle difese immunitarie, merita una segnalazione particolare il consumo di cibi ricchi di vitamina C, come la frutta e la verdura dei mesi di novembre e dicembre.

• Attività fisica. Lo sport aiuta a potenziare il sistema immunitario, purché praticato in modo intelligente, equilibrato e senza eccessi.

In merito agli effetti benefici dello sport sulle difese immunitarie, interessanti studi scientifici hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare migliora la funzione dei neutrofili, ossia una delle componenti cellulari costituenti i globuli bianchi.

• Mantenimento nella norma del peso corporeo. Questo aspetto è strettamente connesso a un regime alimentare equilibrato e a un esercizio fisico costante.

• Limitazione delle bevande alcoliche. L’abuso di alcol nuoce gravemente alla salute e ha un effetto depressivo sul sistema immunitario.

• Non fumare. Chiunque ha sentito parlare degli innumerevoli danni del fumo di sigaretta; tra questi danni, rientra anche l’indebolimento delle difese immunitarie.

• Dormire a sufficienza. Durante il sonno notturno, il corpo umano rielabora le proteine introdotte con la dieta e se ne serve per combattere i potenziali patogeni. Chi non dorme abbastanza, nel corso della notte, non riesce a utilizzare le proteine per il suddetto scopo, quindi è più vulnerabile alle infezioni.

• Mantenimento nella norma della pressione sanguigna.

• Osservare le norme di corretta igiene personale.

STIMOLARE E POTENZIARE LE DIFESE IMMUNITARIE CON GLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

Se la correzione delle abitudini alimentari, lo sport, la limitazione del consumo di alcolici ecc. non fossero sufficienti a ravvivare le difese immunitarie, è possibile avvalersi dell’aiuto ricorrere all’utilizzo di prodotti a base di RESVERATROLO, LATTOFERRINA, RIBES NERO, ZINCO e VITAMINA C, che rappresentano un ottimo aiuto al rafforzamento del sistema immunitario indebolito.

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