Patologie articolari e strutture periarticolari: Di cosa si tratta?
L’avanzare dell’età, alcune patologie, certe attività lavorative usuranti e la pratica sportiva sono le principali cause delle patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. Con l’allungamento della vita media, sono sempre di più le persone che soffrono di patologie articolari-muscolo-tendinee. Con l’invecchiamento, i tendini e le ossa tendono a indebolirsi, così come anche le principali strutture delle articolazioni.
Una delle principali patologie articolari è l’artrosi (o osteoartrosi): che è malattia cronica piuttosto diffusa, causata dalla degenerazione della cartilagine, il tessuto che riveste e protegge le articolazioni.
Il primo sintomo per riconoscerla è il dolore. Chi soffre di artrosi ha male nell’eseguire i movimenti e di solito prova sollievo solo quando è a riposo.
Al dolore si associano spesso anche rigidità articolare, infiammazione cronica e degenerazione progressiva della cartilagine con inevitabile interessamento dei tendini che si infiammano e si sfibrano.
Il tendine è l’elemento più sensibile nell’articolazione ed è quindi soggetto a numerose patologie.
Le PATOLOGIE ARTICOLARI, oltre ad interessare com’è ovvio le ARTICOLAZIONI, coinvolgono spesso i tessuti e gli organi annessi come le STRUTTURE PERIARTICOLARI quali i TENDINI, i legamenti, le ossa, le cartilagini e i muscoli.
Le patologie che possono coinvolgere i tendini e che ricadono sotto il nome di tendinopatie sono principalmente: la tendinite (l’infiammazione di un tendine, spesso da sovraffaticamento), la tenosinovite (l’infiammazione del tendine e della copertura protettiva intorno al tendine – la guaina sinoviale) e la tendinosi (processo degenerativo di un tendine).
TRATTAMENTO
Vale la pena ribadire che non esiste a oggi, tranne nel caso delle artriti di origine infettiva, nessun trattamento risolutivo della malattia. Possono invece essere applicate una serie di terapie volte a migliorare lo stile di vita della persona malata, riducendone i dolori e la disabilità conseguente e restituendo la possibilità di svolgere mansioni quotidiane ed eventualmente anche attività lavorative.
Tra le forme di trattamento più efficaci si includono periodi di riposo e rilassamento e una attività fisica adeguata. Quest’ultimo punto è particolarmente critico perché la persona affetta da artrite può avere la tendenza a una certa sedentarietà, contribuendo così ad aggravare il proprio quadro clinico su altri fronti, ad esempio tendendo ad aumentare di peso fino a raggiungere situazioni di sovrappeso o obesità, che finiscono con l’acuire ulteriormente anche lo sviluppo dell’artrite. Il trattamento si basa poi su una dieta appropriata, per esempio a basso tasso di purine nel caso della gotta, e sull’uso di farmaci specifici. Esiste un’ampia gamma di prodotti farmacologici specifici per i diversi tipi di artrite e la corretta terapia va individuata in base ai risultati della diagnosi e all’identificazione della forma di artrite sviluppata da quel paziente. È possibile intervenire inoltre con l’assunzione di integratori alimentari specifici per la protezione della cartilagine articolare, condroitina, glucosamina, collagene, bromelina, magnesio, vitamina C.
Soprattutto durante l’inverno è necessario seguire scrupolosamente la terapia medica prescritta. Nelle forme più comuni e meno gravi di malattie reumatiche è sufficiente ricorrere ad antidolorifici e antinfiammatori, per quelle più serie sono spesso utili le infiltrazioni intrarticolari.
Anche la terapia del freddo e del caldo possono ridurre i dolori e le infiammazioni di origine artritica. Nel primo caso, si applicano impacchi e spray raffreddanti e si eseguono massaggi con il ghiaccio direttamente sull’articolazione dolorante allo scopo di raffreddarla riducendo la sensibilità dei nervi presenti. Nel secondo caso, si utilizzano cere, microonde, ultrasuoni e vapore per aumentare il flusso sanguigno e incrementare la tolleranza al dolore e la flessibilità. La scelta della terapia più appropriata dipende dal tipo di artrite diagnosticata.
In qualche caso vengono proposti ausilii che permettono di ridurre il dolore e di muoversi meglio. Soprattutto nell’ambiente domestico è importante promuovere l’uso di appoggi e di sostegni che evitino il rischio di cadute, ad esempio nella doccia o nel bagno.
Nei casi più gravi è possibile effettuare il ricorso alla chirurgia per la sostituzione delle articolazioni.